Uno sprazzo di luce le Fabulae di Loggia di Paolo Marino.

Libelli quanto mai significativi danno un'idea del rovescio della medaglia antitetico ai genuini valori Massonici.

Pare che il Libero Pensiero abbia ceduto il posto a quei chierici che, usi a cantar messa, come marmorizzati stoccafissi, con ciò pensando di avere assolto al proprio ruolo di Liberi Muratori per poi contentarsi narcisisticamente, ignorando bellamente il sacro valore del Dubbio che spinge alla ricerca di una Verità che, seppure parziale, non si accontenta di confortanti rivelazioni.

Si dirà che l'essere umano ha bisogno di certezze ma si dimentica che queste sono sempre provvisorie e che tale ricerca sia solo una tappa sul percorso che conduce al traguardo. Necessita di umiltà e consapevolezza la coscienza che il vero traguardo sarà, forse, raggiunto nell'ultimo istante utile della nostra vita...e ciò nonostante il Libero Pensatore non devia il proprio percorso ma segue le infinite linee frattali della conoscenza in cui è possibile smarrirsi ma è altrettanto probabile ritrovarsi.

Tutto ciò incarna Fabulae, quasi un manifesto, nella sua semplicità e chiarezza espositiva, con i suoi versi italo/napoletani e con quella verve che riconduce ad una realtà da cui ripartire con nuovo e più nutrito bagaglio conoscitivo. Una sacrosanta eresia, poi, apporrà il sigillo del libero pensiero.

Rosario S. Consoli

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