Questo libro avrebbe potuto intitolarsi “Minime Muratorie” o magari  “Minima
 Muralia”, (tanto per fare il verso a Theodor Adorno). Vuole aggiungere un
tassellino al grande ritratto della Massoneria, costruito da una ricca letteratura.
 
La domanda che più spesso il massone si sente rivolgere (dagli interlocutori
 benevoli) è “ma insomma, che cosa fanno i massoni quando si riuniscono?” La
 risposta consueta è: “filosofeggiano”. Ovvero pensano, ovvero speculano .
 
La massoneria moderna, infatti, si chiama “speculativa”, proprio per distinguerla
 dalla sua antenata, la corporazione dei muratori che usavano scalpello e
 cazzuola (“operativi”). Insomma, i massoni parlano, e parlano molto: onde la
 scelta di intrattenersi qui sui “discorsi di loggia”.  I temi selezionati sono dei
 “sempreverdi”: parole chiave, che innescano la famosa “speculazione” di cui
 sopra.
 
Strutturato come un dizionario, lo  “Zibaldino” comprende di tutto un po’, come
 si addice a piccolo zibaldone: saggi brevi, riflessioni tendenzialmente sulfuree e
 infine qualche concessione al puro divertimento e ai moti dell’anima. Il tutto
ancorato a discorsi di loggia, si garantisce...

Breve scheda dell’autore.
Rosalino Sacchi, lasciata alle spalle una cattedra di Geologia, si è dato a
 zappare in un orto non suo, producendo vari libri dedicati alla Massoneria.
  Quest’ultimo è la rivisitazione, in tono leggero, di una lunga militanza
 nell’Istituzione.

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