Copertina


Presentazione Breviario


Presentazione



Dopo i successi di “Massoneria per Principianti”, (2008, diventato un classico non solo per neofiti, ma soprattutto per vecchi maestri), delle molteplici edizioni di “Profili di Massoni”, dello Zibaldino Massonico, che con straordinaria efficacia fotografa il pensare massonico, Lino Sacchi ci regala un nuovo piccolo gioiello ricco di acute osservazioni, sempre politicamente molto scorrette, ma ricche di arguta ironia e straordinariamente profonde.

Lino Sacchi riesce a farci pensare divertendoci, è forse lo scrittore di cose massoniche più “leggibile” e piacevole, pur affrontando temi impegnativi con assoluto rigore. Oggi come ieri, fedele a Giovenale: “difficile est satiram non scribere”.



In questo “Breviario eretico (reazionario e massonico)”, appena arrivato in libreria, la tesi di fondo è che la massoneria non poteva nascere e fiorire se non su humus cristiano illuministico (“apparente ossimoro”) e quindi nella vecchia Europa, alla quale l’autore non vede un grande futuro: simul stabunt, simul cadent, a meno di una auspicabile riscossa.

Citazione chiave, Edmund Husserl, anni ’30: “l’Occidente non ha più fede, solo sonno”. Di conseguenza, l’autore ha spostato il baricentro del suo interesse: ieri, la storia della massoneria e del pensiero che l’ha alimentata, oggi il suo vissuto recente, il suo ruolo nella società post-ideologica, il suo problema di identità, le sue prospettive.

L’approccio sorridente, è immutato, anche se non maschera la venatura di pessimismo.



I contenuti emergono dall’indice:

1: Avvenne domani; 2: Riflessioni di un conservatore frustrato: 3: Italia, Italia…; 4. Tic italici; 5; Culture e culture; 6: Massoneria, un’isola di laicità (corrosa dal moto ondoso); 7: Riflessioni quasi-esoteriche; 8: Levia


Lino Sacchi
BREVIARIO ERETICO (reazionario e massonico). Pag. 200
Editore Lindau.  Euro 16,00
Ti auguro gioia, amore e felice dolcezza.
Paolo Marino e la Redazione


 La Sacra Arte dell'Alchimia



Paolo Galiano – La sacra arte dell’Alchimia
pp 296 - € 27,00 (ISBN 88-99152-37-6)
Ed. Simmetria, Roma 2018

Nella sua impresa di rivalutazione della figura di Frate Elia, Generale dell’Ordine Francescano ed uno dei primi alchimisti occidentali, Galiano con questo terzo lavoro, dopo la traduzione dello Speculum alchemiae nella sua forma abbreviata da un manoscritto del XVI sec. e del Pretiosum donum Dei nella redazione del XV sec., offre la traduzione dello Speculum alchimiae in forma integrale trascritto da un codice del XV sec. della Biblioteca Nazionale di Firenze, un’opera cospicua che si potrebbe per diversi motivi attribuire a Frate Elia ed invece quasi sconosciuta ai lettori interessati come agli specialisti di storia dell’Alchimia, i quali quasi ignorano questo autore e che solo negli ultimi anni, grazie soprattutto a studiosi italiani come Partini, Capitanucci,  Pereira e Rossetti, ha cominciato ad essere conosciuto.
Questo testo, ampiamente citato in testi ben più noti come il Pretiosum donum Dei e i Rosarium philosophorum, ha la peculiarità di essere un’opera di Alchimia “teorica” più che “tecnica”: pochissime le cosiddette ricette presenti nel testo, nel quale sono esposti i sette gradi dell’Opera alchemica con la precisazione dei tempi, dal Solstizio d’Inverno al Solstizio d’Estate, in cui attuare le operazioni che devono essere eseguite da chi vuole giungere all’Oro alchemico, non oro materiale, come spesso specifica l’autore dello Speculum, ma Oro trascendente, fusione del corpo, dell’anima e dello spirito in una sola entità in cui il corporeo è spiritualizzato e lo spirito è corporeificato nella realizzazione del “corpo di gloria” o Androgine perfetto.